Sicuramente una volta iniziato il vostro viaggio in Salento, scorgerete lungo la strada numerose torri costiere che in passato svolgevano funzione di difesa dagli attacchi nemici e che oggi rappresentano i migliori siti panoramici per godersi la vista e un bel tramonto in compagnia.
Torre del Pizzo appare come una bianca sentinella immersa in un ambiente da sogno, fatto di mare cristallino e natura mediterranea. Situata all’interno del parco naturale di Baia di Gallipoli, in località Punta Pizzo, su un tratto di costa bassa e rocciosa, la sua caratteristica distintiva è una protuberanza triangolare sulla cima (il “pizzo” appunto). Ma il suo nome fa riferimento anche al punto estremo in cui sorgeva, quasi al confine con il territorio di Taviano. A causa di questa posizione di frontiera, si sono originate lunghe dispute legali tra l’Università di Taviano e quella di Gallipoli, fino alla restaurazione completa della struttura, oggi abitata da privati. È stata location nel 2012 del videoclip di una canzone di Biagio Antonacci ed è il luogo di nidificazione preferito della poiana che può essere avvistata mentre va a caccia di lucertole e piccoli roditori.
All’interno del Parco di Porto Selvaggio troverete tre torri degne di considerazione: Torre dell’Alto, Torre Inserraglio e Torre Uluzzo, nate come sistema difensivo a seguito della presa di Otranto, che si colloca approssimativamente nel 1480.
Torre Uluzzo è la più pittoresca delle tre, in quanto sorge al di sopra di una meravigliosa cala, importante da un punto di vista archeologico: infatti, proprio in questo luogo magico sono stati ritrovati diversi fossili dei primi insediamenti umani d’Europa. Torre Uluzzo prende il nome dal termine dialettale con cui si indica una pianta presente nella macchia mediterranea circostante e da qui la visuale spazia dalla costa dove si incastonano le grotte e i ripari preistorici (come Grotta del Cavallo) fino al centro storico di Gallipoli e il Faro di Sant’Andrea, dove al crepuscolo si possono scorgere le montagne della Calabria. Oggi la struttura è visibile solo in parte, in quanto metà della torre è crollata ed è raggiungibile a piedi, percorrendo un sentiero sterrato tra le località di Santa Caterina e quella di Sant’Isidoro, facendo caso ai muretti laterali in cui la natura vi ha incastonato il mirto e i fichi d’india.
Il faro di Leuca si trova nei pressi della grande piazza antistante il Santuario dedicato alla Madonna. La sua lanterna che poggia su una torre ottagonale e su un edificio a due piani è formata da 16 lenti che proiettano fasci di luce bianca visibili fino a 50 km di distanza alternati a fasci di luce rossa che segnalano ai naviganti le pericolose secche del mare di Ugento. La suggestiva scala a chiocciola composta da 254 gradini permette di salire e visitare la struttura fino a raggiungere il terrazzo circolare. Da qui lo sguardo non incontra limiti né confini e permette nelle giornate migliori di scorgere le coste della Grecia e i monti ai confini con l’Albania. Con i suoi 120 m è il secondo faro più alto d’Europa dopo quello del porto di Genova.
Sul tratto di costa che va da Otranto a Santa Maria di Leuca si colloca infine Torre Minervino, così chiamata perché l’Universitas di Minervino partecipò alle spese per la sua realizzazione. È situata nel comune di Santa Cesarea Terme, il cui territorio comprende quattro torri di avvistamento. La sua posizione è fondamentale perché permetteva di scrutare il mare fino a Punta Palascia, il punto più orientale d’Italia. Ed è proprio per questo che l’intero versante viene letteralmente preso d’assalto durante la prima alba del nuovo anno, essendo il primo luogo ad essere raggiunto dai raggi di sole!
Tutti questi luoghi sono facilmente raggiungibili dal nostro albergo A Casa Tu Martinu, fatta eccezione per Torre Minervino che può essere anche raggiunta da Spiaggiabella Beach Hotel. Non fatevi quindi sfuggire l’opportunità di visitare questi luoghi incantati per un posto in prima fila vista tramonto!
Torre Minervino Il Faro di Leuca Torre Uluzzo Torre del Pizzo