Li chiamano “struffoli” a Napoli, “pignolata” in Calabria, “mpagghiucati” in Sicilia. In Puglia il nome più comune, perché anche qui le varianti non mancano, è “purcidduzzi” ed è uno dei dolci tipici della tradizione natalizia pugliese. Si tratta di gnocchetti di pasta salata fritti, conditi con miele e canditi colorati.
Sono molte le versioni che rivendicano l’origine dei “purcidduzzi”, ma la storia più curiosa è legata al periodo della loro preparazione. La storia vuole, infatti, che l’ultimo dolcetto si mangi il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate e inizio del carnevale. Questo perché il nome “purcidduzzi” deriverebbe da porcellino che rappresenta la forma tipica di questo dolce.
Un’altra leggenda racconta che i contadini in passato avessero l’abitudine di regalare a Natale al loro padrone il porcellino più grasso in segno di riconoscenza. Con il passare dei secoli questa usanza si è trasformata e quel dono è stato modificato in un dolce a forma di maialino, i purcidduzzi appunto, che nel corso degli anni costituiva una sfida tra le massaie per chiedere al loro signore quale piatto fosse il migliore.
La storia dei giorni nostri racconta che ogni anno, sin dai primi giorni di dicembre, un profumo morbido di cannella e miele invade ogni casa e che mamme, zie e nonne si riuniscano intorno a un tavolo per preparare grandi quantità di purcidduzzi da regalare a parenti e amici.
Qui a Casa Tu Martinu sono già pronti, li ha preparati il nostro chef seguendo la ricetta di nonna Marisa. Anche questa volta non possiamo svelare l’ingrediente segreto, ma ecco qui la ricetta tradizionale.
Ingredienti:
- 700g di farina
- 300g di semola
- 100g di olio di oliva
- scorza di due mandarini
- 3 arance
- 1 limone
- 3 mandarini
- vino bianco q.b.
- 150g di anice
- 1 bustina di lievito
- 1 bustina di vanillina 1 bustina di cannella
- 1 bustina di chiodi di garofano
- 750g di miele
Per la decorazione:
codette colorate o pinoli a scelta.
Preparazione
Scaldare l’olio e versare la scorza dei mandarini sino a doratura, nel frattempo spremere gli agrumi e tenere da parte il succo già filtrato. Versare sul tavolo (o in un recipente) la farina, unendo anche lievito, vanillina, cannella e chiodi di garofano. Mescolare il tutto alternando aggiungendo uno alla volta il succo degli agrumi, l’anice e il vino. L’impasto sarà prondo quando sarà possibile formare un panetto morbido dal quale bisognerà ricavare dei cordoncini lunghi e spessi 1 cm circa. Con l’aiuto di un coltello ricavare degli gnocchetti. La variante tradizionale richiede la decorazione tipica zigrinata, facendoli passare sul retro di una forchetta. Impasto fatto, ora si passa alla frittura.
Decorazione
Lasciar raffreddare i purcidduzzi e avvolgerli da una colata di miele profumato e canditi colorati.