Il tuo benessere anche in vacanza: i consigli della nutrizionista

Siete in ferie e vi volete rilassare, ma al tempo stesso continuare a mangiare in maniera sana? Ecco come farlo senza privarvi di nulla.

Dopo mesi di duro lavoro, avete raggiunto le tanto attese ferie estive. Ora via al relax, al mare, alle lunghe passeggiate, alle serate con gli amici e tanto altro. Ma dietro l’angolo incombe l’incubo dell’effetto “What the hell”, come lo chiamano gli esperti: è quella sensazione che ci prende quando ci concediamo prima un cono gelato piccolo, poi un pezzo di tiramisù, poi un superalcolico, “tanto ormai…”. È proprio questo sentimento di rassegnazione, che spesso è conseguenza di diete troppo restrittive, che può farci cadere nella trappola delle abbuffate, a cui poi seguono i sensi di colpa che ci fanno tornare alle restrizioni, e così via, in un circolo vizioso infinito. 

Ma si può finalmente mettere un punto a tutto questo, ricordandosi che dieta non è sinonimo di privazioni, ma di piacere nel mangiare e soprattutto di felicità. 

È quanto ci spiega Valentina Limetti, biologa nutrizionista e insegnante di yoga, che ci accompagna in un viaggio alla scoperta del concetto di “Albergo della Felicità” che caratterizza le nostre strutture, declinato in termini di alimentazione corretta. Per lei, nutrizione felice significa mangiare colorato, in quanto la felicità passa anche attraverso la cura che si ha nell’impiattamento, capace di creare quell’impatto visivo tale da provocare l’effetto “wow”, scatenando processi metabolici, quali la salivazione, che facilitano la digestione. Solo in questa maniera l’alimentazione ci può rendere più leggeri e di conseguenza più felici. 

Ma come applicare la necessità di alimentarsi in maniera corretta durante il periodo estivo, quando si è più liberi e non molto propensi a stare attenti a ciò che si mangia? Valentina ci ricorda che è controproducente fare affidamento sulle privazioni, in quanto l’obiettivo ultimo deve essere sempre quello di rispettare il valore della felicità: quindi niente rinunce, ma soltanto sostituzioni. Ad esempio, preferire al pane di farina bianca dei prodotti integrali che forniscono carboidrati complessi, oppure sostituire gelati e dolci vari con frutta fresca e verdure che contribuiscono a reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione. Ma soprattutto non saltare i pasti, perché quest’abitudine sbagliata ma purtroppo molto in voga può causare attacchi di fame: è importante invece, non solo in vacanza ma tutto l’anno, consumare cinque pasti al giorno. È essenziale inoltre rispettare la stagionalità di ciò che si mangia, ovvero consumare cibi di stagione come frutta e verdura ricchi di acqua (ad esempio anguria, melone, cetrioli), necessari per reidratarci. Senza dimenticare di bere tanta acqua, almeno due litri al giorno, evitando invece le bevande zuccherine che in realtà non dissetano.

Valentina ci ricorda inoltre il concetto di nutrizione consapevole, che equivale a essere consci del valore aggiunto presente in ogni cosa e a concepire il nutrimento come tutto ciò che apportiamo al nostro corpo e che attraversa i nostri sensi, permettendoci di raggiungere l’appagamento. Si racchiude tutto nella scoperta di ciò che compone ogni piatto e nel concetto di nutrizione come viaggio, che accomuna anche il valore della felicità. 

Nel nostro ristorante A Casa Tu Martinu abbiamo adottato per il pranzo estivo lo Smart Menu, adatto per una pausa pranzo all’ombra del nostro agrumeto secolare, in quanto composto da cibi freschi e leggeri. In questo menu a farla da padrone sono sicuramente le insalate e le “frise”, tipico alimento salentino di cui Valentina ci tiene a raccontarci anche la storia, sottolineando come le tradizioni siano un caposaldo della cucina di A Casa Tu Martinu. Per quanto riguarda la cena, il menu prevede piatti, sebbene più elaborati, le cui parole d’ordine rimangono sempre: rispetto della tradizione, qualità, gusto e artigianalità, il tutto condito dall’inventiva e dalla creatività della “cuciniera” Chiara Murra che, traendo ispirazione dalla tradizione, la innova e dà vita a combinazioni e abbinamenti sempre nuovi. Abbiamo deciso inoltre di denominare il nostro ristorante “Ristorante etico” per l’attenzione che riserva non solo nei confronti della qualità delle materie prime scelte per i suoi piatti, ma anche e soprattutto per il rispetto mostrato nella produzione e distribuzione delle stesse. Ciò significa prendere in considerazione il proprio impatto sulla vita degli ospiti e nutrire positivamente i cinque sensi, dunque non solo il gusto, in modo da migliorare il più possibile l’impatto sulla felicità dei nostri ospiti e al tempo stesso rispettare gli equilibri di madre natura e la salute di coloro che consumano i nostri piatti. Tutto questo ha come naturale conseguenza l’acquisizione di abitudini corrette non solo durante l’esperienza al ristorante, ma nella vita di tutti i giorni, perché la felicità è il risultato di abitudini sane che vanno rispettate quotidianamente. Infine, poniamo molta attenzione anche a ogni fase del rito della nutrizione: la postura, la respirazione, la concentrazione e la masticazione sono tutte pratiche che devono essere svolte in maniera corretta, e i pensieri devono essere positivi e di gioia, mostrando sempre gratitudine per ciò che si sta per consumare. 

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